Capgemini vince al CdS nell’appello su una gara Consip.

BLB studio legale, con il partner Mario Benedetti, e l'avvocato Marco Napoli dell’omonimo studio legale, hanno assistito innanzi al Consiglio di Stato Capgemini Italia, in qualità di appellata nei giudizi di impugnazione avverso le sentenze con le quali il TAR Lazio aveva rigettato i ricorsi presentati da alcuni operatori economici per ottenere l’annullamento delle aggiudicazioni dei lotti di una gara indetta da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
 
In particolare, i ricorsi erano stati presentati sul presupposto che la stazione appaltante non avesse fatto corretta applicazione del disposto di cui all’art. 80 comma 5 lettera m) del Codice degli Appalti, non avendo proceduto all’esclusione di soggetti che si trovavano in situazione di collegamento/controllo seppure partecipanti a gare relative a distinti lotti.
 
La sentenza
 
Il Consiglio di Stato ha confermato la fondatezza delle tesi difensiva sostenuta da Capgemini, già riconosciuta dal TAR Lazio in primo grado. Il collegio ha ritenuto che la gara, suddivisa in 9 lotti, dovesse essere considerata per molteplici fattori come atto a oggetto plurimo e, quindi, i nove lotti come autonome e distinte procedure. Conseguentemente, secondo i giudici non può trovare applicazione il divieto di partecipazione di cui all’art. 80 comma 5 lettera m).
 
Inoltre, affermano i giudici di legittimità, se sussiste un dovere per le stazioni appaltanti di suddividere le gare in lotti, esiste solo una mera facoltà di prevedere vincoli di partecipazione o vincoli di aggiudicazione. Pertanto, dovrebbe essere sempre la stazione appaltante a stabilire se tali vincoli, qualora introdotti, possano valere e avere efficacia anche nei confronti di imprese che si trovano in situazione di collegamento/controllo. Il Consiglio di Stato ha quindi rigettato gli appelli confermando la legittimità delle aggiudicazioni.