Operazioni tranfrontaliere nelle società di capitali

Le novità introdotte dalla Direttiva UE 2019/2121

La Direttiva (UE) 2019/2121 recante modifiche alla Direttiva (UE) 2017/1132 - che stabilisce nuove norme in materia di fusioni, trasformazioni e scissioni transfrontaliere delle società̀ di capitali - si propone di procedimentalizzare e di agevolare lo svolgimento di tali operazioni allo scopo di incrementare le opportunità̀ per i cittadini e le imprese in Europa, di favorire il funzionamento del mercato interno e l'esercizio della libertà di stabilimento.

La Direttiva dispone apposite norme a tutela dei diritti dei soci di minoranza, creditori e dipendenti di società̀ di capitali in procinto di trasformarsi, fondersi e scindersi a livello transfrontaliero. La nuova disciplina, infine, si propone di rafforzare il controllo di legalità̀ ex ante dell'operazione, richiedendo agli Stati membri la scelta delle autorità̀ competenti ed attuando le procedure all'uopo richieste. Gli Stati membri sono chiamati a conformarsi alla Direttiva entro il 31 gennaio 2023, predisponendo, dunque, le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative atte al suo recepimento.

Il contesto

La creazione di un mercato interno unico privo di frontiere ha aperto nuove possibilità̀ di crescita economica per le società̀ e le imprese operanti in Europa, apportando benefici per le aziende che decidono di espandersi a livello internazionale. Tuttavia, l'esigenza di coniugare la tutela della concorrenza e della produttività̀ delle aziende, con la protezione dei lavoratori, dei creditori e dell'intera compagine societaria, unitamente all'assenza di un framework giuridico per le operazioni societarie transfrontaliere di trasformazione e scissione, ha richiesto un nuovo intervento del legislatore europeo.

La Direttiva muove dalla presa d'atto dell'esistenza di considerevoli discrasie tra gli Stati membri in relazione alle discipline nazionali in materia societaria e dall'esigenza di offrire una certa armonizzazione della legislazione esistente a livello domestico, allo scopo di "avvicinare" il più̀ possibile le diverse tradizioni giuridiche coesistenti in Europa, di promuovere la libera concorrenza e la realizzazione della libertà di impresa, coniugando tali obiettivi con quelli di protezione sociale parimenti perseguiti dall'Unione Europea.

Il quadro normativo

Oltre alla suesposta Direttiva (UE) 2017/1132 - con cui il Parlamento Europeo ed il Consiglio hanno offerto un quadro giuridico delle fusioni transfrontaliere di società̀ di capitali all'interno dell'Unione Europea, promuovendo l'interconnessione dei registri delle imprese degli Stati membri, con cui si è provveduto ad agevolare l'accesso transfrontaliero alle informazioni sulle società̀ nell'Unione, consentendo la comunicazione elettronica tra registri degli Stati membri relativamente a determinate operazioni transfrontaliere –, la cornice normativa di riferimento è rappresentata: dalle comunicazioni della Commissione, rispettivamente del 28 ottobre 2015 e del 25 ottobre 2016, ‘‘Migliorare il mercato unico: maggiori opportunità̀ per i cittadini e per le imprese" e ‘‘Programma di lavoro della Commissione per il 2017 - realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende".

In particolare, la prima comunicazione, così come richiamata dal considerando n. 7 della presente Direttiva, ha riconosciuto l'esigenza di un aggiornamento in materia di fusioni transfrontaliere al fine di agevolare le PMI nella scelta delle strategie più̀ adeguate al loro core business, in modo da adattarle alle mutevoli e mutate condizioni di mercato ed, altresì̀, al rispetto degli interessi sociali in giuoco; dal Regolamento (CE) n. 2157/2001, il quale ha introdotto la Società̀ Europea, prevedendone la costituzione, tra l'altro, "mediante fusione" tra S.p.A. "costituite secondo la legge di uno Stato membro", nel caso in cui almeno due di esse fossero soggette alla legge di Stati membri differenti; infine, dalla Direttiva (CE) 2005/56 del Parlamento e del Consiglio del 26 ottobre 2005, la quale ha fornito, per prima, una disciplina organica in materia di fusioni transfrontaliere tra società̀ di capitali.

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