Cina: Conferenza mondiale di cooperazione internazionale sulla Belt and Road initiative

É attualmente in corso  a Pechino  un importantissimo summit internazionale a cui partecipano circa 1200 delegati provenienti da 120 paesi tra cui imprenditori, funzionari, finanziatori e rappresentanti di 61 organizzazioni internazionali; il tema del summit è la Iniziativa One Belt, One Road e le strategie economiche e imprenditoriali che ne sono alla base.

L’iniziativa Belt and Road è stata proposta dalla Cina nel 2013 con lo scopo di rafforzare l’economia mondiale, collegando l’Asia con l’Europa e l’Africa tramite l’antica rotta commerciale già nota come “via della seta”.

Con l’iniziativa One Belt and One Road i Paesi partecipanti avranno l’opportunità di rinvigorire il flusso degli scambi commerciali con la Cina e conseguentemente migliorare la propria situazione economica complessiva. Tra I punti fondamentali dell’iniziativa, infatti, la Cina ha dato un ruolo primario agli investimenti in infrastrutture ed alle zone di libero scambio, al fine di promuovere e agevolare lo scambio di beni, tecnologie e culture. Tra i primi progetti già approvati nell’ambito della One Belt One Road possiamo infatti menzionare: l’acquisizione del porto del Pireo da Cosco; espansione di porto Gwadar in Pakistan, la costruzione delle linee ferroviarie Belgrado - Budapest - Giacarta - Badung e la costruzione di centrali elettriche in Pakistan e Indonesia.

In particolare, grande risalto sarà dato al trasporto ferroviario; si prevede infatti che lo sviluppo di nuove linee tra Europa e Asia potrà collegare 15 città europee con 20 città cinesi.

Questi progetti saranno finanziati dal Silk Road Fund e dalla Banca Asiatica di Sviluppo Infrastrutturale. Il Silk Road Fund è un fondo statale cinese dedicato agli investimenti in progetti di sviluppo nei paesi toccati dall’iniziativa Belt and Road. La Banca Asiatica di Sviluppo Infrastrutturale invece è attiva da gennaio 2016 con un capitale di 100 miliardi di dollari. L’Italia è stata uno dei primi paesi Europei di aderire con una quota del 2%.  Al di là della partecipazione finanziaria, ci si augura che l’Italia non perda la propria occasione per ritagliarsi un ruolo da protagonista all’interno degli itinerari stabiliti dall’iniziativa, e si affretti  

Ad approvare tutte le misure politiche ed economiche necessarie a sfruttare appieno le enormi opportunità di sviluppo offerte dalla One Belt, One Road.