Investimenti cinesi in UE e USA in rapida crescita

Lo scorso anno gli investimenti cinesi in Europa e negli Stati Uniti hanno raggiunto quota 94 miliardi di dollari. In particolare, rispetto al 2015, vi è stata una crescita degli investimenti del 130 %, dovuta soprattutto alle notevoli acquisizioni effettuate negli Stati Uniti, dove gli investitori cinesi hanno investito circa 48 miliardi di dollari.

L’Italia è il Paese europeo che ha attratto alcuni tra i maggiori investitori cinesi. Ciò sarebbe dovuto soprattutto alla scelta del governo italiano di aprire le porte agli investimenti cinesi anche nei settori strategici, come ad esempio quelli del gas e dell’energia elettrica. Scelta che ha fatto discutere, essendo stato evidenziato che tramite l’ingresso in tali settori, la Cina otterrebbe la possibilità di influenzare indirettamente i processi europei sulle decisioni importanti in tema di risorse energetiche. Francia e Regno Unito, invece, nell’ultimo anno hanno tentato di frenare gli investimenti cinesi nei settori strategici allo scopo di proteggere e garantire lo sviluppo delle proprie imprese.

Dal 2000 ad oggi, nonostante la frenata dello scorso anno, il Paese europeo nel quale i cinesi hanno investito di più, è la Gran Bretagna con quasi 25 miliardi di dollari di investimenti. Il secondo Paese preferito dagli investitori cinesi è la Germania con 20 miliardi, seguito dall’Italia, dove sono stati investiti circa 14 miliardi di dollari fino ad oggi.

Inoltre, gli investimenti cinesi effettuati in Europa nel nuovo millennio risultano di molto superiori rispetto agli investimenti europei in Cina. Tale differenza è dovuta soprattutto alla mancanza di reciprocità nei rapporti tra UE e Cina. Quest’ultima, infatti, ha posto delle barriere di accesso al mercato interno, con lo scopo di permettere una crescita più veloce delle imprese locali, in contrapposizione con l’atteggiamento della maggior parte dei paesi europei che vedono di buon occhio gli investimenti stranieri nel proprio territorio.

Nonostante negli ultimi anni la Cina abbia puntato fortemente sugli investimenti in Europa e negli Stati Uniti, si ritiene che i dati tenderanno a calare nel 2017. Ciò sarà dovuto, stando a quanto affermato dagli esperti di mercato internazionale, da un lato alla volontà del governo cinese di irrigidire i controlli amministrativi per alcune transazioni acquisitive, e dall’altro alto, forse in misura ancora più marcata, all’incertezza sul clima politico, che potrebbe dissuadere gli investitori dall’intraprendere iniziative commerciali/finanziarie.