Lo stalking condominiale

  • martedì 13 settembre 2016

La Cassazione, con la sentenza n. 26878/2016, ha ribadito che il reato di stalking ex art. 612 bis c.p. sia estensibile anche all'ambito condominiale (come già stabilito:  Cass. n. 20895/2011,  Cass. n. 39933/2013, Cass. n. 45648/2013). Tale reato permanente si verifica, infatti, nel caso in cui le azioni persecutorie causino nella vittima un grave e perdurante stato d'ansia, tale da compromettere il normale svolgimento delle azioni quotidiane, oppure un fondato timore per la propria incolumità o di quella dei propri parenti o congiunti.

Nel caso di specie un condomino ha ottenuto dai giudici, dopo una serie di querele volte a porre fine ai comportamenti esasperanti di un vicino di casa,  la condanna di quest'ultimo, dopo aver appurato che i suoi atteggiamenti hanno portato una vera e propria “esasperazione” del querelante, il quale è stato portato addirittura ad assumere farmaci tranquillanti.